UN INVERNO… INSTABILE

Guido Vacca Presidente A.I.M.

energia

Negli Stati Uniti, entro il 2024, quasi 50 GW di centrali elettriche a carbone non saranno più in grado di competere economicamente con le energie rinnovabili. Le rinnovabili sarebbero destinate, secondo l’analisi di Morgan Stanley, a diventare presto un’alternativa decisamente più economica e perfettamente in grado di sostituire l’impiego del carbone su larga scala.

Le conclusioni di Morgan Stanley riflettono la tendenza in corso dell’abbassamento dei prezzi delle energie rinnovabili, in molti paesi già più economiche rispetto a quelle fossili. Secondo la più recente valutazione annuale diffusa a maggio dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), oltre i tre quarti dell’eolico terrestre e i quattro quinti della capacità solare fotovoltaica in arrivo nel corso del prossimo anno produrranno energia a prezzi inferiori rispetto ai nuovi impianti a combustibile fossile.

Per quanto riguarda l’Italia l’adozione del testo unico sulle rinnovabili è stato prorogato ad agosto 2024. Le previsioni di Nomisma Energia per il 2024 prevedono ancora un aumento anche se leggero. I rincari sono dovuti, ancora una volta, all’aumento dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali, che sono stati condizionati dalla guerra in Ucraina. Inoltre, dal 10 gennaio 2024 (gas) e dal 1° aprile 2024 (luce) termina il Mercato Tutelato, cioè quelle forniture di energia elettrica e gas naturale con prezzi e condizioni contrattuali definite dall’autorità per l’energia, destinati alle famiglie e piccole imprese che non hanno scelto un venditore nel mercato libero (dove è il fornitore a stabilire il prezzo e le condizioni contrattuali).

Non ci sarà interruzione della fornitura per chi non passa al libero mercato. Chi alla cessazione della tutela non sarà ancora migrato sarà assegnato al servizio a tutele graduali.

I prezzi del Servizio a Tutele Graduali sono stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e sono gradualmente più alti rispetto a quelli del mercato tutelato. Nel contesto di un’economia globale incerta, la prospettiva di una recessione in Europa nel 2024 è un fattore di preoccupazione.

Le tensioni geopolitiche, la transizione verde, la capacità delle superpotenze di svilupparsi più di quanto non faccia l’Europa sono tutti argomenti che producono pessimismo rispetto all’economia dell’Eurozona. E fra i fattori che contribuiscono negativamente sull’economia l’instabilità nel settore energetico può avere gravi ripercussioni.

Prepariamoci ad un inverno …instabile.